Nuove tecnologie e musei
- Source
- Wiki Musei 2.0
- Year
- 2012
- Full Date (YYYY-MM-DD)
- 2012-11-08
- Subject (ENG)
- Museum Mobile Applications
- Subject (ITA)
- Applicazioni mobile per musei
- URL
- http://museiduepuntozero.wikispaces.com/page/diff/10.APPS%26MOBILE.MUSEUM/380383236
- Last visit
- June 2013
Abstract
English
Italiano
Una delle domande emerse alla conferenza Museums Association’s All in Hand: Working with Handheld Devices, presso il Royal College of Surgeons, nel luglio 2010, era se un’istituzione culturale può permettersi di sviluppare applicazioni mobili e se l’organizzazione può sperare di recuperare il suo investimento.
Ogni progetto e ogni museo ha le proprie esigenze, target e budget, ma è interessante notare che le applicazioni per iPad hanno un prezzo medio più alto delle applicazioni per iPhone. Sebbene la maggior parte delle applicazione per iPad dei musei sono state finora offerte gratuitamente, vi è la possibilità di utilizzare l’App Store di Apple come un meccanismo per generare ricavi da contenuti multimediali, qualcosa che sarebbe stato quasi impossibile con le applicazioni tradizionali che proponevano solo delle gallerie fotografiche.
L'applicazione ArtClix dell'High Museum di Atlanta, valutata come la migliore applicazione sviluppata nel 2012 nella conferenza Museum Sand the Web, propone una visione nuova rispetto ad artisti del calibro di Picasso, Matisse e Warhol. Attraverso una condivisione di foto è possibile ottenere informazioni aggiuntive sulle opere d'arte e fornisce un metodo semplificato per la condivisione di immagini on line, con lo scopo di creare un nuovo tipo di esperienza museale mobile basata sulla community e sulla condivisione: i visitatori, utilizzando i propri dispositivi mobile, avranno l'opportunità di entrare in contatto con l'opera d'arte. Le immagini sono facilmente condivisibili tramite Twitter, Facebook o via e-mail: nel momento in cui viene scattata la fotografia, l'applicazione rileva automaticamente l'opera d'arte, grazie ad una tecnologia innovativa che permette il riconoscimento dell'immagine senza richiedere codifiche particolare, e ne fornisce le informazioni e i dettagli sul prezzo.
Il successo dell’Applicazione di fotogiornalismo del Guardian per iPad, Eyewitness, ha spinto verso la creazione di una versione migliorata, a pagamento per il futuro. Nonostante Eyewitness si ponga al di fuori del settore museale, non è difficile vedere come il fascino dei contenuti di produzioni multimediali di alta qualità possano anche essere una fonte di reddito e di brand building per musei e gallerie.
I Giochi legati alle mostre potrebbero fornire una fonte di reddito se possono essere venduti come applicazioni di gioco nella App Store. Come Jason Daponte , ex caporedattore di BBC Mobile, ha detto alla Conferenza Handheld Tate: ‘Non si potrebbe pensare al mondo dei giochi come un qualcosa di così importante per i musei, ma vi sfido a pensarci molto, molto seriamente. Se si guardano i negozi di applicazioni (app store), generalmente le applicazioni più popolari – otto o nove dei primi dieci – sono sempre giochi. Quindi bisogna andare dove si trova il pubblico, vedere cosa sta facendo e cercare di entrare.
Presso il Powerhouse Museum di Sydney, un gioco in-gallery chiamato WaterWorx sono state realizzate otto app-game per iPads. Questo è un esempio eclatante di come i tablet differiscono dagli smartphone multimediali: sono abbastanza grandi per operare come ‘chioschi’ per le gallerie. Allo stesso tempo, l’applicazione o gioco può essere utilizzata dai proprietari dell’iPad a casa. Secondo Seb Chan, responsabile del settore tecnologie digitali, sociali ed emergenti presso il Powerhouse Museum, il gioco WaterWorx ora può essere utilizzato per il rilascio commerciale su un App Store, generando reddito per il museo.