OTEBAC - Osservatorio tecnologico per i beni e le attività culturali

What’s the point? Two case studies of introducing digital in-gallery experiences

Abstract

English

Staff members from the Indianapolis Museum of Art (IMA) and the Phillips Collection address the challenges, successes, surprises, and triumphs of digital in-gallery experiences by sharing the implementation of the same digital self-portrait app for two Neo-Impressionism exhibitions. The authors seek to provide approaches to the challenge of introducing technology in art museum galleries. The discussion furnishes real-world examples of how a museum, regardless of size or available resources, can experiment with engaging its visitors through emerging and well-explored technologies. The progressive integration of technology in the galleries at the IMA is the result of the implementation of a new visitor-centered exhibition-development model that has been in place for over a year with the support of the upper management (top-down model). At the core of this new approach, whose objective is to increase visitors’ engagement with art, is the key role that interpretation specialists and evaluators play in the exhibition-development process. The integration of these staff into a team-based method for development has resulted in a more consistent and strategic use of technology-based interpretive tools, demonstrated most recently in an in-gallery app, Pointillize Yourself. The Phillips Collection, lacking resources and experience with large-scale projects, implemented a grassroots, bottom-up model. First, the Phillips tested small, one-off, in-gallery activities at public programs to gauge audience interest and staff capacity. Then, building on successes and learning from experiences, they implemented larger and longer-term projects. Throughout the process, informal evaluation and user testing provided important feedback for development. Meanwhile, internal shifts in mission and goals refined interdepartmental working groups. These experiments with technology culminated in the implementation of the #NeoImpressed app, a modified version of IMA’s Pointillize Yourself.

Italiano

I membri del personale della Indianapolis Museum of Art (IMA) e la Collezione Phillips affronta le sfide, i successi, le sorprese, e i trionfi dell’esperienza della galleria digitale condividendo l'attuazione dell’app dello stesso autoritratto digitale per due mostre di Neo-impressionismo. Gli autori cercano di fornire approcci per affrontare la sfida dell’ introduzione della tecnologia nelle gallerie d'arte del museo. La discussione fornisce esempi reali di come un museo, indipendentemente dalle dimensioni o dalle risorse disponibili, può sperimentare con l'esercizio i suoi visitatori attraverso le tecnologie emergenti e ben esplorate. La progressiva integrazione della tecnologia nelle gallerie all’ IMA è il risultato dell'attuazione di un nuovo modello visitatore- centrato mostra-sviluppo che è in vigore da più di un anno con il supporto della gestione superiore (modello top-down). Al centro di questo nuovo approccio, il cui obiettivo è quello di aumentare il coinvolgimento dei visitatori con l'arte, è il ruolo chiave che gli specialisti di interpretazione e i valutatori svolgono nel processo mostra- sviluppo. L'integrazione di tali agenti in un metodo team-based per lo sviluppo ha portato ad un uso più coerente e strategico di strumenti interpretativi basati sulla tecnologia, dimostrato di recente in un app in-galleria, Pointillize Yourself. La Phillips Collection, priva di risorse ed esperienza con progetti su larga scala, ha implementato alla base il modello bottom-up. In primo luogo, la Phillips ha fatto piccoli test, una tantum, con attività in galleria a programmi pubblici per valutare l'interesse pubblico e la capacità del personale. Poi, sulla base dei successi e imparando dalle esperienze, hanno implementato progetti più grandi e più a lungo termine. Durante tutto il processo, informale, di valutazione e test l’utente ha fornito un feedback importante per lo sviluppo. Nel frattempo, spostamenti interni in missione e gli obiettivi hanno ridefinito gruppi di lavoro interdipartimentali. Questi esperimenti con la tecnologia culmineranno nella realizzazione della #NeoImpressed app, una versione modificata di IMA Pointillize Yourself.